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Cosa sono i CAM in edilizia? Quali sono i criteri premianti CAM per le pavimentazioni?

Pavimenti interni conformi ai CAM: chiarimenti sui criteri premianti

Quando si progetta un pavimento secondo i criteri ambientali minimi, talvolta si rischia di inseguire i punteggi premianti perdendo di vista il vero significato del decreto. Comprendere come i materiali rispondono ai requisiti CAM può orientare i professionisti verso opere che aderiscono alle normative abbracciando una sostenibilità autentica e duratura.

Cosa sono i CAM in edilizia? 

I CAM (Criteri Ambientali Minimi) sono linee guida introdotte dal Ministero dell'Ambiente per promuovere la sostenibilità nelle costruzioni pubbliche. Riguardano l'intero ciclo di vita degli edifici, dalla progettazione alla gestione, favorendo l'uso di materiali ecocompatibili e tecnologie a basso impatto ambientale.

Un aspetto fondamentale dei CAM è la riduzione delle emissioni di VOC (Composti Organici Volatili). I VOC sono sostanze chimiche presenti in molti materiali da costruzione, ma anche nelle pavimentazioni resinose che durante l'applicazione possono evaporare nell'aria e avere effetti nocivi sulla salute e sull'ambiente. I CAM richiedono che i prodotti impiegati rispettino specifici limiti di emissione di VOC, per migliorare la qualità dell'aria interna e ridurre l'inquinamento.

Come applicare gli obblighi CAM ai materiali della pavimentazione indoor

I CAM prevedono controlli per garantire la qualità dell'aria negli spazi confinati, da eseguire su vari tipi di materiali, tra cui anche quelli impiegati per le pavimentazioni. In particolare, il Decreto Ministeriale 23 giugno 2022 individua le categorie di materiali edilizi soggette a verifica e definisce i limiti di emissione per una serie di composti organici volatili (VOC) considerati rilevanti. In questo contesto, la scelta di supporti non emissivi è discriminante per l’ottenimento dei punteggi premianti. La formulazione chimica dei materiali gioca un ruolo determinante, influenzando direttamente sia la quantità, sia il tipo di VOC rilasciati. Nell’ambito dei pavimenti in resina, le soluzioni più recenti sono progettate non solo per ridurre la presenza complessiva di VOC, ma anche per eliminare o attenuare i composti più impattanti. 

Piastrelle di ceramica e laterizi sono generalmente esenti dal criterio dei VOC, risultando già induriti al momento dell’applicazione e quindi non emissivi. Fa eccezione il caso in cui vengono trattati con vernici di rivestimento che possono causare il successivo rilascio di sostanze. I materiali liquidi, infatti, tendono a emettere composti volatili durante la fase di polimerizzazione e richiedono un'analisi specifica per valutare la dispersione di VOC.

Secondo quanto stabilito nel paragrafo 2.5.1 del Decreto CAM 2022, le resine liquide sono comprese nel perimetro di applicazione del criterio VOC, quindi rispondono agli obblighi previsti per i supporti considerati emissivi. Il test condotto per la verifica dei VOC avviene secondo il metodo della camera di prova descritto nella norma UNI 16000-9. Dopo un periodo standard di 28 giorni, i tecnici del laboratorio incaricato dall’azienda produttrice prelevano e analizzano i campioni d'aria, per rilevare la presenza di VOC (COV se si preferisce l’acronimo italiano).

Ridurre l'impatto dei componenti edilizi è importante per migliorare la salubrità degli ambienti. DRACO non intende limitarsi a rispettare la normativa, ma punta ad accoglierla nel suo significato profondo. L’azienda si sta dedicando ad ampliare lo spettro delle formulazioni in resina a basso contenuto di VOC e a base acqua, aprendo nuove opportunità ai progettisti che concorrono per l'affidamento dei lavori pubblici.

Quali prodotti del sistema pavimento sono soggetti ai CAM e quali no

Per gestire un sistema di pavimentazione in resina in termini di criteri CAM, è essenziale considerare il diverso tipo di massetto impiegato. 

Nei casi più frequenti, il sistema resinoso viene applicato sopra un supporto in malta cementizia. Questo materiale si può considerare escluso dai criteri minimi, non essendo menzionato nei CAM attualmente approvati. Pertanto, non necessita di giustificazioni per un suo uso nelle Relazioni CAM. Considerare un aspetto del genere può ottimizzare tempo e risorse preziose per il progettista che desidera bilanciare qualità, sostenibilità e fattibilità. 

Diversa è la situazione per i supporti in calcestruzzo, che sono soggetti ad un criterio progettuale specifico legato al contenuto di riciclato presente nella formulazione. Osservando quanto indicato al paragrafo 2.5.2 del DM CAM, i calcestruzzi devono rispettare un contenuto di materie riciclate, recuperate, o di sottoprodotti, pari ad almeno il 5% sul loro peso

Un’altra considerazione da tenere a mente quando si applicano i sistemi resinosi al pavimento riguarda la configurazione tipica delle pavimentazioni liquide, che prevede una sovrapposizione di più livelli di prodotto. In queste condizioni, il massetto viene di fatto sigillato dagli strati sovrastanti. Le emissioni provenienti dal sistema pavimentale hanno origine principalmente negli strati superficiali che sono esposti al contatto diretto con l’aria ambiente. Solo il layer di interfaccia con l’utente (dove si cammina) risulta, quindi, strettamente correlato ai criteri minimi previsti dai CAM per il controllo dei VOC. DRACO però si propone di andare oltre nell'obiettivo di favorire il benessere e la sostenibilità ambientale, impegnandosi a monitorare il contenuto di VOC in tutti i suoi prodotti utili a comporre il sistema pavimento.

Cosa serve per dimostrare che una resina liquida è conforme ai CAM edilizia

Quando si analizzano gli strumenti di verifica CAM per una resina, un errore frequente da evitare è fraintendere il concetto di "certificazione". È essenziale capire che i Criteri Ambientali Minimi rappresentano requisiti di legge e non una certificazione specifica. Pertanto, sarebbe opportuno basarsi su prodotti “conformi”, piuttosto che "certificati".  

Per verificare la conformità di un prodotto in resina ai CAM edilizia e ottenere i punteggi desiderati, è necessario analizzare la documentazione che attesta il rispetto dei limiti VOC previsti dal criterio premiante. Basandosi sui rapporti di prova emessi da un laboratorio accreditato, il produttore è in grado di fornire al progettista tutto il necessario per compilare serenamente la relazione CAM. In alternativa, per concorrere ai bandi della PA , il Decreto ammette l'uso di certificazioni riconosciute, come AgBB (Germania), Indoor Air Comfort di Eurofins (Belgio) e CATAS Quality Award Plus (Italia). È importante notare che, sebbene la Dichiarazione Ambientale di Prodotto di Tipo III (EPD) sia spesso menzionata dal legislatore, non risulta obbligatoria per le resine utilizzate nei pavimenti.

DRACO ha intrapreso un rigoroso percorso di test e valutazione delle sue resine per certificare il rispetto dei limiti di emissioni di VOC. Questo impegno inizia dagli ambiti più comuni di intervento compresi nel perimetro della pubblica amministrazione, come scuole e ospedali, ma persegue l’obiettivo di estendersi a tutti i settori applicativi. 

Lo scopo dei Criteri Ambientali Minimi, oltre il significato della sigla

I Criteri Ambientali Minimi sono stati introdotti su iniziativa della Comunità Europea e successivamente recepiti in Italia per innovare l’affidamento degli interventi edilizi nelle procedure d’appalto. L'obiettivo è promuovere un livello superiore di qualità nelle opere pubbliche, adottando un approccio più etico e responsabile alla costruzione. Infatti, in passato l'aggiudicazione delle gare d'appalto si basava principalmente sul criterio del prezzo.

Il quadro normativo di riferimento ha subito significative evoluzioni negli anni. I CAM introdotti nel 2022 rappresentano un aggiornamento notevole rispetto al Decreto risalente al 2017, in quale non faceva distinzione tra i materiali da costruzione. Con l'introduzione dei nuovi CAM, la valutazione si estende oltre il costo dell’opera per includere anche le prestazioni e la sostenibilità del progetto. Oggi, la stazione appaltatrice deve gestire nel rispetto dei requisiti ambientali tutti gli aspetti della progettazione, costruzione, gestione e dismissione dell'opera, tra i quali rientra anche la selezione dei prodotti edilizi impiegati.

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